According to Donatella Biffignandi from the Museo dell’Automobile (2004), the "Carro di Fuoco", as it was named, was using a Lancia Esatau chassis and was bodied by the Carrozzeria Fratelli Macchi after a design by Franco Campo and Carlo Graffi from Torino. It was presented at the Concorso Internazionale di Veicoli Pubblicitari in Bari in 1951.
Nello stesso anno si svolse anche un Concorso Internazionale di Veicoli Pubblicitari a Bari, vinto dal “Carro di Fuoco” della Società Liquigas, realizzato su telaio Lancia Esatau dalla Carrozzeria Fratelli Macchi, su disegno degli architetti Franco Campo e Carlo Graffi di Torino. Faceva “rimanere a bocca aperta”, come si scrisse. Grazie ai grandi pannelli ribaltabili, sembrava “un gigantesco insetto, qui piovuto dal pianeta Marte”. “Rappresenta qualcosa di veramente nuovo nel campo dei veicoli pubblicitari – scrive l’autorevole “Motor Italia” nell’autunno 1951 – con la sua forma aerodinamica, la struttura esterna tutta in leghe di alluminio, in cristalli Securit e in Plexiglas, con le luci colorate che di notte l’annunciano di lontano.